Sport

In questa sezione viene affrontato l’argomento Sport sotto ogni punto di vista, ma sempre riferito alla sua principale accezione del “divertimento” sotto l’egida della massima di Pierre De Coubertin “L'importante non è vincere, ma partecipare” che lui stesso dichiarò di aver ripreso dalla predica di un vescovo della Pennsylvania che, durante le Olimpiadi del 1908, ebbe a dire: "L'importante nella vita non è solo vincere, ma aver dato il massimo. Vincere senza combattere non è vincere".

L’incidenza dello Sport nella nostra società contemporanea è massiva e di multiforme aspetto.

Negli ultimi anni, non solo è aumentata la presenza delle forme agonistiche professionistiche e quelle competitive ad ogni livello, ma la pratica di una disciplina sportiva, amatoriale e dilettantistica, è stata incentivata ed incoraggiata anche per finalità salutari.

In effetti, la pratica costante e corretta di una attività atletica è importante per il mantenimento delle qualità psicofisiche della persona.

Inoltre, la pratica sportiva, iniziata sin dalla più giovane età, si dimostra un ottimo viatico per apprendere i fondamenti sociali dell’etica, il rispetto del prossimo e quello delle regole, nonché una buona base di formazione culturale e morale.

Per questo, saranno qui affrontati i temi collegati a tutte le realtà sportive rivolte ad ogni soggetto di qualunque età, sesso, abilità e condizione sociale, focalizzando l’interesse sulle infrastrutture relative e necessarie.

SPORT

Nella società contemporanea il termine "Sport" ha una connotazione multiforme e spesso "difforme" se riferito alla sua accezione originaria.

Il Dizionario della Lingua Italiana di Sabatini Coletti lo definisce come:

’insieme delle attività, individuali e collettive, che impegnano e sviluppano determinate capacità psicomotorie, svolte anche a fini ricreativi o salutari, oppure come: ogni attività fisica praticata secondo precise regole, spesso in competizione con altri.


Vediamo, adesso che il dizionario ci ha dato la sua definizione, di collocare nella sua giusta casella quello che noi genericamente chiamiamo "Sport".

L'analisi del termine “sport” ci dice che: esso è la moderna abbreviazione della parola inglese “disport” derivante dall’antica parola francese “desport” a sua volta derivante dal latino “deportare” che starebbe a significare l’azione di “portarsi lontano” o “uscire fuori porta”, cioè andare fuori dalle mura cittadine per svolgere una attività.

In sintesi, le due parole disport e desport significano divertimento, termine derivante dal latino divertere che significa allontanarsi.

Basterebbe ricordare il modo di dire “andare in vacanza per diporto” che è come dire, allontanarsi dal luogo di lavoro per divertimento.

Pertanto fare sport non sarebbe altro che un modo per uscire dal consueto per provare divertimento.

Quindi è la capacità di divertirsi e far divertire che caratterizza lo sport, la capacità di saper cercare e condividere un evento, la capacità di misurarsi con se stessi e gli altri per puro divertimento anche in quelle forme competitive declinate dal Dizionario Italiano; è il saper affrontare le competizioni nel rispetto assoluto delle regole, il saper applicare il rispetto di se stessi e degli altri, sia compagni che avversari e di quanti coinvolti nell'evento sportivo.

Ricordare sempre a se stessi, facendosi esempio per tutti gli altri, che :

SPORT E' DIVERTIMENTO


SPORT E CULTURA

L’importanza che può avere l’Associazione Culturale Politica “Ponte di mezzo” nel tessuto sociale, può concretamente esprimersi nel settore sportivo inteso nella sua complessità e totalità, sia come momento di attività fisica, da amatoriale a professionistica, sia come impiantistica correttamente espressa non solo con le strutture dedicate ma anche nel rispetto di tutte le norme di prevenzione e protezione della sicurezza ed igienico sanitarie, sia come inclusione di tutte le realtà sociali con l’adeguamento alle esigenze dei diversamente abili, sia come programma igienico sanitario della comunità che trova nella corretta attività fisica il miglioramento delle condizioni psicofisiche, sia come mezzo educativo di giovani e meno giovani attraverso l’apprendimento dell’importanza del rispetto di se stessi, dei propri compagni ed avversari come viatico per riportare nella società un’etica ormai scomparsa ed eliminare tutte le brutte abitudini che la società ha portato nello stesso sport.


Da questo punto di vista, il settore sport, in una comunità, abbraccia ogni aspetto della vita sociale da quello ricreativo, a quello economico, da quello sanitario a quello infrastrutturale, da quello della sicurezza e prevenzione a quello di inclusione, da quello culturale a quello politico, da quello etico a quello didattico.


Aspetto ricreativo: il termine “sport” è entrato in uso nella metà del 19° secolo assumendo il significato di DIVERTIRSI relativo alle parole da cui deriva, “desport” e “disport”; quindi fare sport significa divertirsi.

Come si vede è insito proprio nello stesso termine il concetto di creatività, quella creatività che rende le persone più rilassate, meglio disposte con se stesse e con gli altri, che migliora i rapporti ed il tessuto sociale.

Aspetto economico: è facile ritrovare nello sport e nella pratica dello stesso la ricaduta economica di ogni settore relativo, abbigliamento, igiene, mezzi, materiali e strumentazione, sanità, strutture.


Aspetto sanitario: va ricordato il concetto latino di “MENS SANA IN CORPORE SANO” che esprime l’assunto di come un corpo sano sia espressione anche di una mente sana; vale a dire che con l’attività fisica si porta l’individuo ad una salutare realtà psicofisica che rende il corpo pronto e reattivo nell’affrontare ogni situazione critica della sfera salutare umana.


Aspetto infrastrutturale: anche se di fatto l’attività fisica può essere svolta in qualunque ambito, disporre di luoghi adeguati ed adeguatamente attrezzati per le esigenze dei praticanti è divenuto indispensabile; i luoghi all’aperto necessitano di condizioni adeguate; se liberi dovranno prevedere percorsi sicuri e punti di primo pronto soccorso (e quanto altro di necessario), se confinati, come i campi sportivi, dovranno essere adeguatamente forniti di ogni presidio di prevenzione e protezione di sicurezza ed igienico-sanitaria, di spogliatoi, docce e sanitari a norma di legge; i luoghi chiusi come le palestre dovranno rispondere a tutte le norme di prevenzione e sicurezza antinfortunistica e sanitaria; ma tutti dovranno prevedere l’accesso e l’uso (utenti e pubblico) a persone diversamente abili!


Degli altri aspetti abbiamo parlato indirettamente, ma particolare rilievo sarà necessario dare all’aspetto culturale, etico, didattico ed infine politico.

Fare dello sport non è una mera forma di esercizio fisico che potrebbe diventare arida e, peggio ancora, un fatto affaristico (un business come si dice oggi), fare sport è e deve essere un fatto culturale, didattico, etico, sociale.


Già nella pratica vi si riscontrano, ad ogni livello, momenti di arte, ma anche la divulgazione deve essere fatta attraverso momenti culturali coinvolgendo ogni forma artistica umana nelle espressività del corpo e della mente, perché ogni sportivo possa curare non solo il corpo e la mente ma anche la sua anima e la sua sensibilità artistica.

In questo si inserisce l’aspetto politico, ma non come fonte di preferenza e di voti, ma come organismo al servizio dello sviluppo delle qualità sportive della società che si rappresenta con incremento delle potenzialità atletiche e culturali, etiche e sociali.


Tutti questi aspetti l’Associazione Culturale Politica Ponte di Mezzo li fa propri, con l’intento di essere e mettersi al servizio dello Sport e per lo Sport come elemento di elevazione etica e culturale individuale e sociale.


SPORT E SALUTE

Nel recente periodo generazionale è stato incrementato sensibilmente ogni tipo di attività fisico-atletica per ogni fascia di età e condizione sociale.

Questo fatto è da collegarsi sia alla spontanea iniziativa individuale sia alla spinta sociale e politico/sociale che hanno influito notevolmente nell’indirizzare la popolazione alla ricreatività sportiva.

I motivi individuali che hanno suggerito ai singoli praticanti di svolgere una attività fisico-atletica possono essere molteplici ed appartenenti alla sfera personale.

A questi vanno aggiunti i suggerimenti, sempre più pressanti, che gli Organismi sanitari dello Stato Italiano hanno rivolto a favore di una pratica sportiva costante.

Questo interesse politico/sociale è stato sostenuto da lunghi e pertinenti studi su quanto il corpo umano possa trarre giovamento o meno da una attività motoria, ginnica, ginnico-atletica e sportiva dilettantistica, amatoriale ed agonistica che sia.

Le conclusioni sono state unanimi ed universali nel riconoscere un fattore altamente positivo per la salute individuale e collettiva della popolazione umana.

Questo assunto ha portato ad una riflessione politico/sociale del tutto economica e sanitaria per lo Stato che, a fronte di un miglioramento delle qualità della salute del singolo, poteva ridurre la spesa collegata al settore della sanità pubblica.

Per questo motivo, l’attività ginnico-sportiva è stata sistematicamente suggerita, consigliata, gradita, incrementata, incoraggiata e promossa, come fonte primaria di salute e benessere psicofisico dell’individuo.

D’altro canto, studi sull’inerzia fisica individuale, diminuzione od assenza di una forma di attività ginnico-atletica, hanno indiscutibilmente dimostrato un significativo incremento di patologie importanti e disabilitanti, nei soggetti “sedentari", che tendono a coinvolgere tutta la sfera psicofisica dell’individuo, da quella comportamentale a quella immunitaria, da quella cardiovascolare a quella emotiva passando attraverso tutte le funzioni metaboliche dell’organismo umano.

A fronte di una tale spinta sociale ed al conseguente incremento della richiesta, è aumentata in maniera esponenziale l’offerta di spazi, infrastrutture ed enti dedicati alle attività sportive di ogni tipo e ad ogni livello.

Su tutto il territorio Italiano sono nati Enti di Promozione Sportiva, Associazioni Dilettantistiche Sportive, Federazioni Sportive, Circuiti cittadini per ricreatività fisico-atletica, Palestre, Piscine, Centri Sportivi e quanto di pertinenza oltre ad ogni tipo di offerta ed iniziativa atta a mettere a disposizione spazi, attrezzature, strutture ed adeguata assistenza tecnica, a tutti coloro che dall’età infantile a quella avanzata abbiano il desiderio di svolgere un qualunque tipo di atletismo.

Questo fatto, non solo ha portato benefici alla salute della collettività, ma ha anche partecipato ad incrementare l’economia nazionale, consentendo di creare moltissimi nuovi posti di lavoro, senza tralasciare l’aspetto commerciale connesso con calzature, abbigliamento, strumentazione, materiali, oggettistica e non ultimo il turismo.

Ovvia, quindi, la generica ricaduta positiva per lo Stato dovuta al miglioramento della salute collettiva, la minor spesa sanitaria ed i maggiori introiti fiscali.