Economia

INTRODUZIONE

Nell’aprire la pagina dedicata all’ ECONOMIA, è doveroso definirne l’etimologia ed il significato di Economia riportando, di seguito, i commenti relativi tratti da,

A. ”Enciclopedia libera” Wikipedia:

“Per economia – dal greco οἶκος (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos) "norma" o "legge" – si intende sia l'organizzazione dell'utilizzo di risorse scarse (limitate o finite) quando attuata al fine di soddisfare al meglio bisogni individuali o collettivi, sia un sistema di interazioni che garantisce un tale tipo di organizzazione, sistema detto anche sistema economico.

B. Dizionario della Lingua Italiana, Sabatini Coletti:


"[e-co-no-mì-a] s.f.

1 Modo di operare volto a ottenere il massimo vantaggio con il minimo dispendio di energie e di risorse: organizzare la produzione secondo criteri di e. || lavori in e., eseguiti direttamente dal committente

2 estens. Saggia amministrazione dei beni; impiego oculato del denaro; risparmio derivato da un più efficiente impiego dei sistemi produttivi || fare e., risparmiare

3 (al pl.) Risparmi accumulati

4 Attività dell'uomo organizzata su base sociale, volta allo sfruttamento di beni naturali e alla produzione e distribuzione di ricchezza

5 Il complesso delle risorse e delle attività produttive di una comunità, di uno stato anche limitatamente a un dato settore: l'e. italiana; e. agricola, industriale || e. sommersa, quota di reddito nazionale che sfugge a ogni rilevazione statistica e a ogni controllo fiscale | e. di mercato o capitalistica, quella basata sulla proprietà privata dei mezzi di produzione | e. socialista, quella in cui vige la proprietà statale dei mezzi di produzione

6 Scienza che studia la produzione dei beni e dei servizi, la distribuzione e l'utilizzazione della ricchezza || e. politica, disciplina che esamina le categorie economiche e i rapporti sociali ad esse connessi

7 fig. Organizzazione del contenuto di un testo: l'e. generale di un romanzo, di un discorso.”

Da queste definizioni si evince la particolare importanza che riveste l’ECONOMIA nell’ambito della gestione dello Stato. Essa non solo deve riguardare l’utilizzo delle risorse per il bene comune, ma anche essere fonte di accorta gestione delle risorse collettive purché attuata al fine di soddisfare al meglio bisogni individuali o collettivi.

In armonia a quanto riportato nella casella di testo ad introduzione della pagina, verranno riportati, qui di seguito, alcuni interventi a dimostrazione di quanto, anche per il comune cittadino, sia importante e viva in prima persona il settore economico della vita pubblica.

Ma ancor più volentieri si riportano, con il suo consenso, le valutazioni, presentate da un nostro concittadino, in merito all'uso dell'economia in un periodo storico particolare.

Saranno presentati, in sequenza temporale ed in versione integrale, gli elaborati che sono stati recapitati al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano in forma di Posta Elettronica Certificata.

Sarà interessante ed istruttivo constatare come un semplice cittadino riesce ad elaborare e suggerire soluzioni pratiche, efficaci ed utili, laddove personaggi di responsabilità nazionale si sono mostrati assenti e/o lacunosi.

7 Apr 2020

Proposte da un comune cittadino

(parte prima)

Presidente buongiorno,

mi sono sempre interessato di economia e finanza e seguo con molta attenzione il lavoro che il Governo sta svolgendo in questa delicatissima fase della nostra vita.


Mi ha fatto piacere sentire, in occasione della conferenza stampa di ieri sera, la Sua dichiarazione al riguardo dell'assoluta inadeguatezza del MES.

Sono molto convinto che il MES sia soltanto una trappola appositamente predisposta per i Paesi che la supremazia europea vuole sottoporre ai moderni sistemi di colonizzazione.

Non credo, inoltre, che questa Europa sarà in grado di produrre effettivi e disinteressati aiuti nei confronti del nostro Paese. Neppure in questo delicatissimo momento storico.

Sono invece molto convinto che gli Italiani abbiano tutti i mezzi e le risorse che servono per superare questo momento di estrema difficoltà, a partire da quelle economiche.

Sappiamo benissimo quali sono le dimensioni del Risparmio degli Italiani, anche se si considera soltanto quello più "liquido".

Si tratta semplicemente di metterne, anche soltanto una parte, in attività.

Non dovrebbe essere difficile, considerando che ora è costretto a rimanere fermo e non può produrre alcun frutto.

Per contro penso che sarebbe puramente autolesionista e criminale anche solo parlare dell'applicazione di tasse patrimoniali, di cui sarebbero sicuramente molto felici i nostri amati cugini tedeschi, olandesi e francesi, perché sanno bene quali danni ci procurerebbero.

Io sono fermamente convinto quindi che si debba procedere con misure che diano stimoli potentissimi alla nostra economia utilizzando esclusivamente risorse nostre e senza creare nuovo debito nei confronti dell'estero.


Queste sono le aree principali aree di intervento che ritengo debbano essere rese operative con estrema urgenza e che, mi auguro, siano già state da Voi considerate ed elaborate:

- Attivazione dei Certificati di Credito Fiscale. Non si tratta di una novità ( https://www.agi.it/politica/m5s_moneta_fiscale-7040006/news/2020-02-09/ ) ed è uno strumento potentissimo che ci permetterebbe di stimolare in maniera adeguata la nostra economia e di non farci trovare impreparati se l'amato Euro dovesse venire meno (cosa che credo non sia così improbabile);

- Attivazione dei CIR (Conti Individuali di Risparmio). Anche questa non è un'idea nuova e, comunque, occorre senz'altro incentivare, in maniera decisa, gli Italiani ad investire i propri risparmi nel debito pubblico del nostro Paese per liberarsi finalmente dalla schiavitù del diabolico Spread e per fare in modo che gli interessi che vengono pagati rimangano in casa nostra anziché arricchire le casse della speculazione finanziaria che, spesso, come sappiamo, vede in prima linea le quasi fallite Banche dei nostri cari cugini tedeschi (Es.: Commerzbank, Deutsche Bank, ..).


Le misure di cui sopra potrebbero essere inoltre affiancate dall'attivazione di una vasta gamma di incentivi fiscali finalizzati a motivare in maniera decisiva gli investimenti necessari per la messa in sicurezza dell'immenso patrimonio edilizio del nostro Paese, per la riqualificazione energetica, per il progressivo raggiungimento della piena sostenibilità del sistema dei trasporti e per tutte le aree di intervento ritenute prioritarie.

Per fare in modo di rendere assolutamente appetibili e convenienti tali incentivi dovrebbe essere però prevista la detraibilità in percentuali pari o vicine al 100% (seppure in 10 anni o, comunque, a lungo termine) e la totale cedibilità di tali crediti fiscali nei confronti del Sistema Bancario e/o di altri Enti.

Si tratterebbe, anche in questo caso, di misure finalizzate a rimettere in moto le Risorse che gli Italiani e il nostro Sistema sta tenendo inutilmente ferme.

Tutto questo, peraltro, con effetti che, sulla base di quanto affermato da esperti seri ed accreditati (e non dai noti e, a mio modesto avviso, molto meno credibili Monti, Cottarelli, ecc.) dovrebbero essere tutt'altro che negativi al riguardo dei "magici" rapporti Debito/PIL, Deficit/PIL, ecc.

Il discorso potrebbe proseguire, ma penso che quanto sopra sia già abbastanza pesante e mi rendo conto che ci sono ben poche possibilità che Lei possa trovare il tempo anche solo per potervi dare uno sguardo.

La mia coscienza mi chiedeva comunque di provarci e l'ho fatto.

La ringrazio e Le faccio i miei migliori Auguri di Buon Lavoro e di BUONA PASQUA a Lei e ai Suoi Cari.


Roberto Guerrini

Proposte da un comune cittadino

(parte seconda)


3 dicembre 2020

Presidente buongiorno,

non avendo avuto alcun riscontro al riguardo della mail che Le ho inviato poco prima di Pasqua e visto che la situazione non ha registrato significative evoluzioni, provo nuovamente a contattarLa.

Certamente non mi aspettavo di avere un riscontro puntuale e dettagliato però, Le confesso, ero convinto che il Suo Staff un cenno di risposta me lo avrebbe fornito.

Provo comunque a ripercorrere le tematiche che avevo trattato nella mia precedente mail (sotto riportata) e che ritengo ancora molto attuali e pertinenti:


MES ed altre sovvenzioni/aiuti europei

Avevo scritto: "Sono molto convinto che il MES sia soltanto una trappola appositamente predisposta per i Paesi che la supremazia europea vuole sottoporre ai moderni sistemi di colonizzazione. Non credo, inoltre, che questa Europa sarà in grado di produrre effettivi e disinteressati aiuti nei confronti del nostro Paese. Neppure in questo delicatissimo momento storico. Sono invece molto convinto che gli Italiani abbiano tutti i mezzi e le risorse che servono per superare questo momento di estrema difficoltà, a partire da quelle economiche."

Nonostante siano trascorsi diversi mesi, una quantità di tempo enorme, vista anche la gravità e la delicatezza del momento, non mi sembra che la cara Europa abbia smentito quanto detto sopra con interventi pronti, concreti, consistenti e disinteressati.

Mi sembra quindi chiaro che sia sempre più urgente predisporre ed iniziare a concretizzare un piano che ci permetta di rilanciare stabilmente la nostra economia e di creare anche le condizioni per evitare eccessivi danni nel caso in cui questa pittoresca unione monetaria dovesse venire meno (come è sempre accaduto nella storia dell'umanità a fronte di unioni monetarie di questo tipo).

Attivazione di eventuali tasse patrimoniali

Avevo scritto: "Per contro penso che sarebbe puramente autolesionista e criminale anche solo parlare dell'applicazione di tasse patrimoniali, di cui sarebbero sicuramente molto felici i nostri amati cugini tedeschi, olandesi e francesi, perché sanno bene quali danni ci procurerebbero.

Io sono fermamente convinto quindi che si debba procedere con misure che diano stimoli potentissimi alla nostra economia utilizzando esclusivamente risorse nostre e senza creare nuovo debito nei confronti dell'estero."

A questo riguardo noto invece che alcune delle forze politiche che appoggiano il Suo Governo, continuano ad avanzare proposte al riguardo della tassazione dei patrimoni.

Tutto questo in un paese dove redditi e patrimoni sono già pesantemente tassati, che si colloca in un contesto comunitario dove il carico fiscale è, in media, sensibilmente più basso e dove non mancano i paradisi fiscali (alla faccia dello spirito di “comunità”).

Oltre a preoccuparmi molto per il fatto che questo tipo di interventi sia desiderato da forze politiche direttamente coinvolte nel governo di questo paese, spero molto che si tratti di proposte destinate a naufragare perché, come Lei sicuramente sa, non potrebbero produrre altro che gravi danni e consistenti fughe di capitali.

Possibili aree di intervento

Avevo scritto: "Queste sono le aree principali aree di intervento che ritengo debbano essere rese operative con estrema urgenza e che, mi auguro, siano già state da Voi considerate ed elaborate:

  • - Attivazione dei Certificati di Credito Fiscale. Non si tratta di una novità ( https://www.agi.it/politica/m5s_moneta_fiscale-7040006/news/2020-02-09/ ) ed è uno strumento potentissimo che ci permetterebbe di stimolare in maniera adeguata la nostra economia e di non farci trovare impreparati se l'amato Euro dovesse venire meno (cosa che credo non sia così improbabile---);

  • - Attivazione dei CIR (Conti Individuali di Risparmio). Anche questa non è un'idea nuova e, comunque, occorre senz'altro incentivare, in maniera decisa, gli Italiani ad investire i propri risparmi nel debito pubblico del nostro Paese per liberarsi finalmente dalla schiavitù del diabolico Spread e per fare in modo che gli interessi che vengono pagati rimangano in casa nostra anziché arricchire le casse della speculazione finanziaria che, spesso, come sappiamo, vede in prima linea le quasi fallite Banche dei nostri cari cugini tedeschi (Es.: Commerzbank, Deutsche Bank, ..). "

Non mi sembra che ci siano notizie al riguardo della messa a punto ed attivazione di interventi di questo tipo.

Spero di non essere troppo ottimista nel pensare che, almeno una parte dell'esercito di esperti che Lei ha messo in campo e che stiamo profumatamente pagando, ci stia riservatamente ed alacremente lavorando.

Tra l'altro credo che tale attività possa essere tranquillamente parallelizzata con quella necessaria per la gestione della pioggia di miliardi del “Recovery Fund”, che – sono molto convinto – si rivelerà meno abbondante e più diluita di quanto ci si aspetta (oltre che adeguatamente condizionata).

Altre importanti aree di intervento

Avevo scritto: "Le misure di cui sopra potrebbero essere inoltre affiancate dall'attivazione di una vasta gamma di incentivi fiscali finalizzati a motivare in maniera decisiva gli investimenti necessari per la messa in sicurezza dell'immenso patrimonio edilizio del nostro Paese, per la riqualificazione energetica, per il progressivo raggiungimento della piena sostenibilità del sistema dei trasporti e per tutte le aree di intervento ritenute prioritarie.

Per fare in modo di rendere assolutamente appetibili e convenienti tali incentivi dovrebbe essere però prevista la detraibilità in percentuali pari o vicine al 100% (seppure in 10 anni o, comunque, a lungo termine) e la totale cedibilità di tali crediti fiscali nei confronti del Sistema Bancario e/o di altri Enti. Si tratterebbe, anche in questo caso, di misure finalizzate a rimettere in moto le Risorse che gli Italiani e il nostro Sistema sta tenendo inutilmente ferme."

In questo ambito devo dire che le mie aspettative sono state pienamente soddisfatte, con particolare riferimento all'Ecobonus 110% e, soprattutto, alla possibilità di usufruire della totale cedibilità dei crediti fiscali. Mi auguro comunque che tutto ciò sia prorogato ben oltre il 2021 perchè, altrimenti, c'è poco più del tempo necessario per avviare il meccanismo. Oltre a questo mi auguro che la gamma degli incentivi venga ulteriormente ampliata ponendo comunque particolare attenzione al fatto che riguardino aree di intervento che portano all'impiego di forza lavoro e di prodotti italiani.

La percentuale del 110% ha superato le mie più rosee aspettative e credo che sia giustificata soltanto in questa fase particolare. A regime ritengo che sia maggiormente sostenibile e opportuno che una percentuale, anche se minima, dei costi resti a carico dei soggetti privati che beneficiano delle agevolazioni. La cosa essenziale è che rimanga sempre attiva la totale cedibilità dei crediti di imposta.

Concludo qui e colgo l'occasione per fare, con largo anticipo, i miei migliori Auguri di Buon Natale a Lei e ai Suoi Cari.


Roberto Guerrini


Proposte da un comune cittadino

(parte terza)

Data Sat, 27 Mar 2021 09:52:48 +0100


Presidente Draghi buongiorno,

come può vedere sotto, nel corso dell'anno 2020, in occasione delle due principali Festività (Pasqua e Natale), mi sono permesso di contattare la Presidenza del Consiglio.

Lo scopo era quello di provare, nella veste di un cittadino qualunque, in questo particolare momento storico, ad avanzare delle proposte e, anche se non mi aspettavo di suscitare un particolare interesse, pensavo che almeno un cenno di risposta mi sarebbe stato concesso.

Ciò non è avvenuto ma ho almeno avuto l'occasione di inviare i miei auguri.

Con l'approssimarsi della Pasqua, a un anno di distanza dalla mia prima mail, approfitto per fare un nuovo punto della situazione sulle riflessioni e le proposte da me formulate.


MES ed altre sovvenzioni/aiuti europei

Nella prima mail (07/04/2020) avevo scritto:

"Sono molto convinto che il MES sia soltanto una trappola appositamente predisposta per i Paesi che la supremazia europea vuole sottoporre ai moderni sistemi di colonizzazione. Non credo, inoltre, che questa Europa sarà in grado di produrre effettivi e disinteressati aiuti nei confronti del nostro Paese. Neppure in questo delicatissimo momento storico. Sono invece molto convinto che gli Italiani abbiano tutti i mezzi e le risorse che servono per superare questo momento di estrema difficoltà, a partire da quelle economiche."

Nella seconda mail (03/12/2020) avevo inserito il seguente aggiornamento:

"Nonostante siano trascorsi diversi mesi, una quantità di tempo enorme, vista anche la gravità e la delicatezza del momento, non mi sembra che la cara Europa abbia smentito quanto detto sopra con interventi pronti, concreti, consistenti e disinteressati.

Mi sembra quindi chiaro che sia sempre più urgente predisporre ed iniziare a concretizzare un piano che ci permetta di rilanciare stabilmente la nostra economia e di creare anche le condizioni per evitare eccessivi danni nel caso in cui questa pittoresca unione monetaria dovesse venire meno (come è sempre accaduto nella storia dell'umanità a fronte di unioni monetarie di questo tipo)."

Con questo aggiornamento colgo l'occasione per far notare che il mio pensiero si sta dimostrando sempre più fondato e concreto: è passato un anno e, dall'Europa, non stanno arrivando aiuti né significativi né disinteressati e, soprattutto per quanto riguarda il MES, mi pare che si sia finalmente capito che non si tratta di una proposta degna di essere considerata. In questo contesto, Le confesso, la cosa che più mi meraviglia è come sia possibile che Ministri ed esponenti politici di rilievo (che paghiamo profumatamente!) abbiano perso tutto questo tempo per cercare di farci sottoscrivere una proposta che non è stata minimamente considerata da nessun altro paese europeo e che assomiglia molto ad una trappola.


Attivazione di eventuali tasse patrimoniali

Nella prima mail (07/04/2020) avevo scritto:

"Per contro penso che sarebbe puramente autolesionista e criminale anche solo parlare dell'applicazione di tasse patrimoniali, di cui sarebbero sicuramente molto felici i nostri amati cugini tedeschi, olandesi e francesi, perché sanno bene quali danni ci procurerebbero.

Io sono fermamente convinto quindi che si debba procedere con misure che diano stimoli potentissimi alla nostra economia utilizzando esclusivamente risorse nostre e senza creare nuovo debito nei confronti dell'estero."

Nella seconda mail (03/12/2020) avevo inserito il seguente aggiornamento:

A questo riguardo noto invece che alcune delle forze politiche che appoggiano il Suo Governo, continuano ad avanzare proposte al riguardo della tassazione dei patrimoni.

Tutto questo in un paese dove redditi e patrimoni sono già pesantemente tassati, che si colloca in un contesto comunitario dove il carico fiscale è, in media, sensibilmente più basso e dove non mancano i paradisi fiscali (alla faccia dello spirito di “comunità”).

Oltre a preoccuparmi molto per il fatto che questo tipo di interventi sia desiderato da forze politiche direttamente coinvolte nel governo di questo paese, spero molto che si tratti di proposte destinate a naufragare perché, come Lei sicuramente sa, non potrebbero produrre altro che gravi danni e consistenti fughe di capitali.

Con questo aggiornamento rilevo che la delicatissima questione di cui si tratta sembra essere passata in secondo piano ma, purtroppo, sono convinto che non sia affatto superata. Spero fermamente che Lei, che conosce molto bene le dinamiche che governano l'economia, fornisca il Suo determinante contributo per far capire che di tasse patrimoniali non se ne deve neppure parlare e che possono interessare soltanto alle forze politiche che odiano gli imprenditori e i capitali e che sognano un popolo povero e completamente prono/asservito.

Possibili aree di intervento

Nella prima mail (07/04/2020) avevo scritto:

"Queste sono le aree principali aree di intervento che ritengo debbano essere rese operative con estrema urgenza e che, mi auguro, siano già state da Voi considerate ed elaborate:

- Attivazione dei Certificati di Credito Fiscale. Non si tratta di una novità ( https://www.agi.it/politica/m5s_moneta_fiscale-7040006/news/2020-02-09/ ) ed è uno strumento potentissimo che ci permetterebbe di stimolare in maniera adeguata la nostra economia e di non farci trovare impreparati se l'amato Euro dovesse venire meno (cosa che credo non sia così improbabile---);

- Attivazione dei CIR (Conti Individuali di Risparmio). Anche questa non è un'idea nuova e, comunque, occorre senz'altro incentivare, in maniera decisa, gli Italiani ad investire i propri risparmi nel debito pubblico del nostro Paese per liberarsi finalmente dalla schiavitù del diabolico Spread e per fare in modo che gli interessi che vengono pagati rimangano in casa nostra anziché arricchire le casse della speculazione finanziaria che, spesso, come sappiamo, vede in prima linea le quasi fallite Banche dei nostri cari cugini tedeschi (Es.: Commerzbank, Deutsche Bank, ..). "

Nella seconda mail (03/12/2020) avevo inserito il seguente aggiornamento:

Non mi sembra che ci siano notizie al riguardo della messa a punto ed attivazione di interventi di questo tipo.

Spero di non essere troppo ottimista nel pensare che, almeno una parte dell'esercito di esperti che Lei ha messo in campo e che stiamo profumatamente pagando, ci stia riservatamente ed alacremente lavorando.

Tra l'altro credo che tale attività possa essere tranquillamente parallelizzata con quella necessaria per la gestione della pioggia di miliardi del “Recovery Fund”, che – sono molto convinto – si rivelerà meno abbondante e più diluita di quanto ci si aspetta (oltre che adeguatamente condizionata).

Con questo aggiornamento ribadisco la mia convinzione che sia sempre più urgente dare seguito ad interventi di questo tipo e mi preoccupa molto il fatto che ancora non si sia avuto alcun segnale significativo in tal senso. Continuo a sperare che i lavori stiano andando avanti con la massima riservatezza (anche per evitare che la cara Europa si attivi subito per cercare di bloccarne gli sviluppi) e che questo consenta di impiegare proficuamente almeno una parte del costosissimo esercito di esperti che è stato messo in campo per gestire i tanto sospirati fondi europei. Per quanto riguarda, infatti, la "pioggia di miliardi" che dovrebbe giungerci "in dono" dalla cara Europa penso che non dovremo preoccuparci né per la rapidità di arrivo né per la sua intensità. Credo invece che, se mai arriverà, sarà poco intensa e, casomai, dovremo preoccuparci più per i "fulmini" che potrebbero accompagnarla che per la sua abbondanza.


Altre importanti aree di intervento

Nella prima mail (07/04/2020) avevo scritto:

"Le misure di cui sopra potrebbero essere inoltre affiancate dall'attivazione di una vasta gamma di incentivi fiscali finalizzati a motivare in maniera decisiva gli investimenti necessari per la messa in sicurezza dell'immenso patrimonio edilizio del nostro Paese, per la riqualificazione energetica, per il progressivo raggiungimento della piena sostenibilità del sistema dei trasporti e per tutte le aree di intervento ritenute prioritarie.

Per fare in modo di rendere assolutamente appetibili e convenienti tali incentivi dovrebbe essere però prevista la detraibilità in percentuali pari o vicine al 100% (seppure in 10 anni o, comunque, a lungo termine) e la totale cedibilità di tali crediti fiscali nei confronti del Sistema Bancario e/o di altri Enti. Si tratterebbe, anche in questo caso, di misure finalizzate a rimettere in moto le Risorse che gli Italiani e il nostro Sistema sta tenendo inutilmente ferme."

Nella seconda mail (03/12/2020) avevo inserito il seguente aggiornamento:

In questo ambito devo dire che le mie aspettative sono state pienamente soddisfatte, con particolare riferimento all'Ecobonus 110% e, soprattutto, alla possibilità di usufruire della totale cedibilità dei crediti fiscali. Mi auguro comunque che tutto ciò sia prorogato ben oltre il 2021 perchè, altrimenti, c'è poco più del tempo necessario per avviare il meccanismo. Oltre a questo mi auguro che la gamma degli incentivi venga ulteriormente ampliata ponendo comunque particolare attenzione al fatto che riguardino aree di intervento che portano all'impiego di forza lavoro e di prodotti italiani.

La percentuale del 110% ha superato le mie più rosee aspettative e credo che sia giustificata soltanto in questa fase particolare. A regime ritengo che sia maggiormente sostenibile e opportuno che una percentuale, anche se minima, dei costi resti a carico dei soggetti privati che beneficiano delle agevolazioni. La cosa essenziale è che rimanga sempre attiva la totale cedibilità dei crediti di imposta.

Con questo aggiornamento confermo la mia soddisfazione per il fatto che sia stato dato avvio agli interventi di cui sopra nei termini e con le modalità che auspicavo e, come già detto, mi auguro che vengano ulteriormente ampliate le aree di applicazione e allungata la scadenza almeno fino al termine del 2024.

Mi scuso per le "dimensioni" che sta assumendo la mia comunicazione ma, visto che non ho avuto alcun riscontro in merito alla lettura dei precedenti invii, in questo modo cerco di agevolarne la consultazione, nel caso in cui questa dovesse interessare.

Credo comunque che sia ben poca cosa rispetto alle dimensioni e alla prolissità che (volutamente e scientemente) caratterizzano i DPCM e i vari documenti che compongono la nostra assurda legislazione.


Vista la sua grande preparazione, esperienza e conoscenza dei meccanismi che regolano il funzionamento dell'economia, dei mercati e della pittoresca UE (che anche sul tema vaccini ha saputo stupirci per la sua utilità ed efficienza) mi auguro sinceramente che ci sorprenderà con misure ed interventi che possano permettere al nostro caro Paese di intraprendere un vero percorso di rinascita.


Approfitto infine dell'occasione per farLe i miei migliori Auguri di buon lavoro e, soprattutto, di Buona Pasqua a Lei e a tutti i suoi Cari.

Roberto Guerrini